Viste le numerose richieste abbiamo deciso di pubblicare il presente articolo per provare a spiegare, brevemente ed in modo sintetico, ciò che è stato fatto in tema di ammortizzatori sociali.
Per prima cosa si specifica che l’accesso agli ammortizzatori sociali NON è subordinato alla regolarità contributiva in quanto trattasi si prestazioni assistenziali.
Premesso quanto sopra proviamo a spiegare cosa possono fare le aziende che si sono trovate nell’impossibilità di svolgere l’attività lavorativa.
Il DL 18/2020, c.d. Cura Italia, ha predisposto una serie di misure (idealmente molto forti) per permettere a tutte le aziende di accedere agli ammortizzatori sociali, anche se non in possesso dei requisiti ordinari per potervi accedere.
Non recependo, ad oggi, le segnalazioni dell’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro che chiedevano un unico ammortizzatore sociale valido per tutte le imprese e tutti i lavoratori, il governo ha previsto 4 ammortizzatori sociali per la gestione di questa crisi che sono:
- Cassa Integrazione Guadagni (CIGO)
- Fondo di Integrazione Salariale (FIS)
- Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA)
- Cassa Integrazione in Deroga (CIGD)
Seppur il risultato di ognuno sia alla fine e tutto sommato il medesimo, ciò che li distingue sono le procedure necessarie per attivarli ma non è questa la sede per affrontarle.
La copertura fornita dai 4 ammortizzatori sociali copre, teoricamente, il 100 % dei lavoratori occupati con data antecedente al 23/02/2020; coloro che sono in forza da data successiva non hanno diritto ad alcun ammortizzatore a carico azienda. In realtà sia i lavoratori domestici che, in molti casi, i lavoratori intermittenti restano esclusi.
I pagamenti, sia perché da previsione normativa sia perché la maggior parte delle aziende ha problemi di liquidità, saranno perlopiù effettuati direttamente dall’INPS sul c.c. del lavoratore. Unica eccezione è data dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato che procederà a pagare direttamente le aziende che, solo dopo, potranno procedere al pagamento ai lavoratori delle somme ricevute.
In merito al discorso dell’automaticità della prestazione indipendentemente dalla regolarità contributiva vogliamo però precisare un ultimo aspetto; ad oggi la prestazione erogata dall’FSBA prevede la regolarità dei versamenti riferiti agli ultimi 36 mesi. Tale obbligo è oggi oggetto di approfondimenti ma, alla data attuale, per potervi accedere bisogna, in questo caso, essere in regola.
In un comunicato stampa di oggi (26/03) si riferiva che i pagamenti saranno effettuati entro la data del 15/04 ma, su questo aspetto, vi invitiamo alla massima cautela in quanto difficilmente si riuscirà in tal senso (salvo adottare un meccanismo di acconti e saldi).
L’articolo è stato per forza di cose sommario e prettamente illustrativo della situazione attuale; nel caso doveste avere delle domande potete usare i commenti qui di seguito e, nel limite del possibile, proveremo a rispondere a tutti. I Clienti possono usare i soliti canali preferenziali.